I velivoli senza pilota, chiamati in inglese UAV, acronimo di Unmanned Aerial Vehicles, e in italiano APR, Aeromobili a Pilotaggio Remoto, sono più comunemente conosciuti con il nome di droni. Questi piccoli dispositivi sono in grado di solcare i cieli senza avere una persona a bordo che li piloti.
Negli ultimi anni, questi interessanti device hanno acquisito una grande popolarità in Italia e all’estero, con milioni di modelli venduti in tutto il mondo. Il drone fa divertire grandi e piccini, e non solo: esso può infatti essere utilizzato anche in ambito professionale.
Cos’è un drone? Le risposte alle vostre domande
Aeromobili a Pilotaggio Remoto è la traduzione di Unmanned Aerial Vehicles, nome inglese del drone citato anche su Wikipedia. Il significato è molto semplice: queste tre parole indicano un velivolo radiocomandato a distanza tramite l’ausilio di un apposito telecomando.
In tal modo è possibile far volare il drone da terra, aiutandosi con la videocamera equipaggiata a bordo del dispositivo per impartirgli le giuste direzioni. Gli APR, o multirotori, sono utilizzati sia da principianti che da professionisti, in diversi contesti.
Ad esempio, i fotografi hanno a disposizione dei droni professionali per effettuare scatti e riprese aeree di grande impatto scenico. Questi strumenti vengono utilizzati anche dalle forze dell’ordine, dagli architetti e dagli archeologi durante importanti scavi.
Gli APR possono essere utilizzati anche da semplici appassionati, che amano far volare i loro dispositivi ed effettuare riprese amatoriali. Molto popolari poi i racing-drone, impiegati nelle corse sportive tra questi device, che si sfidano librandosi per aria.
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C’è bisogno una licenza?
L’ENAC, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, ha redatto un apposito regolamento riguardante i droni, pubblicato e reso effettivo nel 2015. In questo modo, l’ente italiano può assicurare un utilizzo corretto e sicuro di questi dispositivi nelle aree pubbliche e private.
I droni per uso ricreativo, quindi non professionali, possono essere utilizzati senza autorizzazione da parte dell’ENAC, mentre i droni professionali devono necessariamente essere iscritti nel registro apposito. È da tenere bene a mente che, per questa categoria, deve essere presentata un’apposita dichiarazione prima di ogni volo non critico.
Le operazioni non critiche sono quelle effettuate lontano dai centri urbani, dalle strade trafficate, dai centri dedicati alla telecomunicazione e da tutti gli altri luoghi nei quali i voli con il drone potrebbero rappresentare un pericolo per la sicurezza pubblica.
Se parliamo invece di operazioni critiche, è necessario ottenere un permesso di volo da parte dell’ENAC. Grazie a questo permesso, i piloti potranno avvicinarsi ai centri cittadini, sorvolare i centri urbani e volare vicino alle centrali elettriche. In entrambi i casi, i piloti devono seguire un corso presso l’ENAC che, una volta completato, darà loro la possibilità di pilotare un drone professionale.
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Assicurazione: è obbligatoria?
Chi fa volare il drone sia per hobby che come lavoro può stipulare una pratica polizza assicurativa che offre una tutela aggiuntiva al pilota. Proprio come per le auto e per le moto, anche per gli APR sono disponibili assicurazioni personalizzate con tariffe spesso convenienti.
Se desiderate volare in tranquillità, coprire la responsabilità civile e assicurarvi contro eventuali infortuni, l’assicurazione drone è ciò che fa al caso vostro. Essa costituisce inoltre un obbligo di legge per chi utilizza gli APR professionali, ma è fortemente consigliata anche agli hobbisti.
Come funziona un drone? Tutto nei dettagli
Il drone è un dispositivo radiocomandato che mette in azione i suoi motori all’accensione e permette di regolare la sua velocità in volo. L’APR viene azionato tramite un telecomando, o radiocomando, che permette di far volare il dispositivo in aria e pilotarlo per impartirgli la direzione desiderata.
Il pilota, specie se esperto, sa bene come guidare il device, poiché ha con ogni probabilità seguito i corsi tenuti dall’ENAC. I quadricotteri più avanzati hanno sensori e tecnologie specifiche che facilitano la stabilizzazione del volo, l’atterraggio e molto altro ancora. Guida 2023: Top visori per la realtà virtuale Il drone è composto da pezzi fondamentali che permettono al dispositivo di funzionare correttamente. Tra i più importanti troviamo il telaio, il motore e la batteria. In commercio si possono trovare numerosi ricambi che permettono di riparare un APR rotto. Vediamo le componenti: La batteria è una componente fondamentale per il drone, che altrimenti non potrebbe funzionare. Questa alimenta infatti l’intero sistema, compresi i motori, fornendo la carica necessaria al loro corretto funzionamento. La batteria è solitamente integrata nel device ed è ricaricabile. È da tenere bene a mente l’autonomia massima dell’APR, che è pari a circa 10 minuti per i droni destinati a un uso ricreativo, mentre può anche superare l’ora di utilizzo continuato dei dispositivi professionali. In questo modo potrete calcolare accuratamente la distanza massima che potete percorrere prima che il quadricottero si scarichi. La calibrazione del drone è una procedura spesso sottovalutata e ignorata, ma in realtà molto importante. Grazie ad essa, i comandi impartiti con il radiocomando saranno precisi e accurati. In caso contrario, l’APR potrebbe non seguire perfettamente le vostre indicazioni, con risultati a dir poco disastrosi. Non vi è un prezzo fisso per i droni: i modelli destinati all’uso ricreativo partono infatti da 20 euro, ma si sale fino a superare anche i 1.000 € per i modelli professionali, utilizzati dalle forze dell’ordine, dagli archeologi, dai fotografi e dai videomaker. Leggi anche: Migliori Subwoofer 2023 Il drone può essere utilizzato per i motivi più disparati, dal semplice uso ricreativo fino all’uso professionale. Come scegliere un drone? La decisione è molto importante, soprattutto se si tratta del vostro primo dispositivo. La scelta si basa su numerosi fattori, tra cui la dimensione e il peso, il numero di eliche e le tecnologie aggiuntive con le quali è equipaggiato. Vediamo insieme i fattori da tenere in considerazione. Dimensione e peso giocano un ruolo fondamentale nella scelta, poiché influenzano la stabilità e la velocità di un drone: più è piccolo e leggero, più sarà veloce, ma di conseguenza anche meno stabile. Viceversa, un APR più pesante sarà anche più stabile, ma più lento. Il numero di eliche è strettamente collegato al numero di motori con i quali è equipaggiato il drone. Vediamo insieme le varie tipologie: Esiste un drone per ogni esigenza, dal giocattolo per i bambini all’APR professionale per archeologi, fotografi, videomaker e altre categorie lavorative che utilizzano questo dispositivo. Le tecnologie aggiuntive degli APR aggiungono valore a questi dispositivi, che possono ad esempio contare su di una fotocamera, uno stabilizzatore o un GPS. Con le fotocamere è possibile effettuare scatti e riprese dall’alto. Questa funzione si rivela molto utile per gli appassionati di fotografia e per i professionisti che operano in tale settore. I migliori droni con telecamera del 2023
Chi ama correre e partecipare a competizioni con il proprio drone, non può che acquistare un modello FPV. Questo è comandato tramite WiFi ed è perfetto per le gare racing, soprattutto se utilizzato assieme a degli appositi occhiali per la realtà aumentata, che proiettano le immagini catturate dalla videocamera del dispositivo. I modelli con GPS possono tornare automaticamente verso il pilota e inoltre raggiungere automaticamente una specifica destinazione preimpostata. Lo stabilizzatore permette al quadricottero di mantenere sempre la stessa altezza durante il volo, senza muoversi in avanti o indietro, né a destra o a sinistra. In altre parole, l’APR sta fermo in aria. A seconda del modello, un APR può essere comandato a corto, medio o lungo raggio. Ovviamente, più è avanzato il dispositivo, maggiore è il prezzo di acquisto. I droni non sono solo volanti ma possono essere utilizzati anche in altri ambiti, come quello sottomarino. Vediamo dunque i campi d’impiego per questa tipologia di dispositivi. Voi avete uno di questi dispositivi? Qual è la caratteristica alla quale non potete rinunciare? Fateci sapere la vostra opinione! Aprile 20, 2020 Giugno 29, 2020 Qui, da TheLastLoop lavoriamo con diversi programmi di affiliazione. Ad ogni modo, ogni prodotto o software è stato selezionato e testato in modo autonomo dal nostro team editoriale. Se fai un acquisto o un abbonamento attraverso alcuni dei nostri link, guadagniamo una piccola commissione – senza alcun costo aggiuntivo per te! Grazie per l’attenzione.
Componenti: quali sono fondamentali?
L’importanza della batteria
Come calibrarlo al meglio
Quanto costa un drone?
A cosa servono? Perchè acquistare uno?
Tipi di droni sul mercato: quale scegliere?
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