Gli sport elettronici, meglio conosciuti con il termine eSports, stanno lentamente rivoluzionando il panorama videoludico italiano e internazionale. I giocatori manifestano un interesse sempre maggiore verso questo settore, tanto da prendere a cuore i team dei loro giochi preferiti come fossero squadre di calcio.
Secondo una recente inchiesta di PayPal e SuperData, compagnia dedita alla ricerca e all’analisi nel mercato digitale, nel nostro Paese gli sport elettronici coinvolgono attualmente un milione e duecentomila persone con un giro d’affari superiore ai dieci milioni di dollari: numeri destinati a crescere ulteriormente nel corso del 2023.
Gli eSports abbracciano diversi generi videoludici, ma il loro focus principale è rivolto ai titoli multigiocatore come Call of Duty, League of Legends e Overwatch. Le più importanti competizioni a livello mondiale riguardano i giochi strategici in tempo reale, i picchiaduro, gli FPS, i MOBA e i simulatori di guida.
Andiamo dunque alla scoperta degli eSports in ogni loro sfaccettatura, con analisi mirate dei titoli competitivi più amati dal pubblico e dai giocatori, delle manifestazioni più seguite al mondo, del loro giro d’affari e molto altro ancora.
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Cosa sono gli eSports?
Negli ultimi anni, gli sport elettronici sono riusciti a evadere dal loro ambiente di nicchia e conquistare l’attenzione di investitori, appassionati e semplici giocatori. Ma cosa sono veramente gli eSports? Questa espressione viene utilizzata per indicare le competizioni videoludiche di alto livello, che contano la partecipazione di professionisti del settore, meglio conosciuti come pro-players.
I pro-players giocano per lavoro, seguendo una tabella di marcia ben definita e tenendosi in forma sia fisicamente che mentalmente. In genere, i giocatori professionisti appartenenti a un unico team si ritrovano a vivere all’interno di una gaming house, abitazione dedicata alla squadra e dotata di tutti gli strumenti necessari per il loro allenamento.
Non mancano quindi computer da gaming forniti di tutte le componenti più performanti, connessione a Internet veloce e sale dedicate al relax. In genere, i pro player giocano circa 8 ore al giorno, ma il loro allenamento può prolungarsi anche per 12 ore al dì in vista dei tornei più importanti.
Queste realtà sono purtroppo molto limitate in Italia, paese che solo ora si sta affacciando nel panorama eSports, ma sono ben affermate nel continente asiatico, in particolare in Cina e in Corea del Sud. Anche gli Stati Uniti hanno compiuto grandi passi in avanti verso tale direzione, con team di professionisti all’avanguardia.
Ovviamente, i pro-players percepiscono un regolare stipendio dai loro sponsor, che investono su di loro guadagnandone in pubblicità, merchandise e utili provenienti dai tornei ai quali i loro team partecipano. Il giro d’affari è da record, con numeri in continua crescita.
Quando nascono?
Gli sport elettronici nascono nel 1980, anno in cui lo studio di sviluppo Atari organizzò un torneo dell’amatissimo Space Invaders nelle città di Los Angeles, San Francisco, Fort Worth, Chicago e New York. L’evento attirò oltre diecimila persone, dando ufficialmente il via all’era dei giochi elettronici sportivi.
Negli anni successivi si susseguirono diverse competizioni sponsorizzate, alcune delle quali vennero trasmesse anche sulle reti televisive statunitensi. Nel 1997 venne fondato il Cyberathlete Professional League, primo campionato internazionale di videogiochi a livello professionistico.
Passando ai giorni nostri, il costante aumento d’interesse nei confronti dell’eSport è innegabile: questo settore genera ogni anno profitti milionari, con un pubblico in continua crescita. Le stime parlano chiaro: in pochi anni gli sport elettronici genereranno utili superiori al miliardo di dollari.
Grazie all’avvento di Twitch, piattaforma simile a YouTube dedicata allo streaming di giochi ed eventi esportivi, gli appassionati hanno potuto avvicinarsi a tale disciplina e stabilire un contatto diretto con i loro pro-players preferiti, utilizzando la chat dedicata e spesso inviando loro delle donazioni per sostenerli.
Possono essere considerati veri sport?
Non mancano purtroppo numerose controversie al riguardo: in molti puntano il dito verso i giochi elettronici competitivi, accusandoli di non essere veri sport. Questa ipotesi è sostenuta dal fatto che, a conti fatti, non vi è alcuno sforzo fisico importante, a differenza di altre discipline come il calcio e l’atletica leggera.
Il dibattito è tuttora aperto e oggetto di diverse polemiche. Nel 2017, il Comitato Olimpico ha manifestato una iniziale apertura verso gli eSports, aprendo la strada verso un possibile riconoscimento come sport olimpico. Molti esponenti degli sport tradizionali, sia in Italia che all’estero, hanno espresso un forte dissenso nei confronti di questa decisione. La strada è in salita e ricca di insidie e ostacoli.
Manca inoltre una regolamentazione ufficiale che istituisca i principi cardine di questa disciplina: ogni torneo ha infatti le sue regole e, al momento, non vi sono precise disposizioni provenienti da un organo designato, come avviene invece per il calcio o la pallavolo.
Doping e etica
Tutt’altro che chiara è la posizione degli eSports nei confronti di sostanze dopanti, nonché altri medicinali e stupefacenti per il miglioramento delle proprie performance. Questo argomento è fonte di forte discussione nel settore, con interventi mirati al miglioramento della scena.
Seppur fortemente condannato dagli studi di sviluppo e dagli stessi organizzatori dei tornei, il doping negli sport elettronici è un fenomeno spesso fuori controllo. Gli accertamenti sono infatti condotti con poca frequenza e, soprattutto nelle realtà più piccole, il problema non viene purtroppo preso in considerazione.
Prima di essere riconosciuti come sport olimpico, gli eSports dovranno senza alcun dubbio migliorare sotto questo aspetto. A maggior ragione perché, nei tornei più importanti, il primo premio supera spesso il milione di dollari e la posta in gioco è decisamente alta.
I comportamenti dei giocatori che violano l’etica sportiva ed eSportiva vengono invece severamente puniti dagli organizzatori dei tornei e dagli stessi sponsor. L’utilizzo di trucchi è vietato nel modo più assoluto, e chiunque venga scoperto a barare viene immediatamente allontanato dal team e dall’intera competizione.
Frasi razziste e denigratorie nei confronti degli avversari vengono altresì punite con mesi o anni di squalifica dalle competizioni agonistiche. Fatti incresciosi che, nella maggior parte dei casi, coincidono con la fine della carriera per i giocatori incriminati, che perdono anche il sostegno dei loro fan.
Panorama in Italia
La nostra nazione sta scoprendo solo ora gli eSports, con una generale apertura verso questo mondo da parte di sponsor e gente comune. Nel 2017, i giochi elettronici competitivi hanno coinvolto più di un milione e duecentomila italiani, con un giro d’affari vicino ai dieci milioni di euro.
Secondo le stime operate da PayPal e SuperData, gli introiti sono destinati ad aumentare di altri due milioni entro la fine del 2023. Anche il pubblico si appresta a crescere, avvicinandosi al milione e cinquecentomila. Numeri che fanno ben sperare, soprattutto in previsione di un futuro riconoscimento dell’eSport dal CONI, il Comitato Olimpico Nazionale Italiano.
Questo importante passo permetterebbe di creare specifiche associazioni dilettantistiche e non, fornendo agli atleti esportivi tutti i benefit dei quali godono gli atleti tesserati presso qualsiasi associazione sportiva italiana. Ciò porterebbe inoltre a maggiori investimenti nel settore, in modo da portare l’Italia nell’olimpo degli eSports.
Al momento, i pochi pro-player italiani sono infatti costretti ad alternare il lavoro agli allenamenti con il team, e la maggior parte di essi non percepisce uno stipendio adeguato. Questo è uno dei principali motivi per cui l’Italia eSportiva non è ancora riuscita a raggiungere traguardi importanti.
Quanti soldi generano?
Il giro d’affari che ruota intorno ai giochi elettronici competitivi è in continua crescita: nel 2017, gli introiti derivanti da tale disciplina hanno raggiunto i 700 milioni di dollari e si stima che, entro il 2023, questa cifra potrebbe raggiunge gli 1,5 miliardi di dollari.
Tutto ciò è possibile grazie alle sponsorizzazioni, ai tornei che attirano sempre più spettatori e ai biglietti che permettono di accedere nelle arene in cui si tengono le maggiori competizioni a livello mondiale. Tra queste, spiccano senza ombra di dubbio la League of Legends LCS e l’Overwatch League.
Le emittenti televisive di tutto il mondo stanno inoltre investendo parte del loro budget nell’acquisto dei diritti necessari per la trasmissione di tali eventi in diretta TV. Tale compito è già svolto egregiamente da Twitch, ma mancano purtroppo dei commentatori e analisti professionisti per le varie lingue diverse dall’inglese.
Premi
I premi legati ai più importanti tornei eSports a livello mondiale sono decisamente interessanti, tanto da superare in alcuni casi anche il milione di dollari. La Halo World Championship del 2016 ha messo in palio 2 milioni e mezzo di dollari, mentre la Call of Duty Championship del 2015 ha consegnato 1 milione di dollari ai fortunati vincitori.
Anche la League of Legends World Championship regala grandi gioie ai team vincenti, con montepremi milionari e contratti con gli sponsor più ambiti dai giocatori. I pro-player vengono idolatrati dai loro tifosi come le più grandi stelle del calcio, e siamo solo agli albori dell’era eSportiva.
Scommesse
Le scommesse sugli eSports stanno prendendo sempre più piede, sia in Italia che all’estero. Sui principali bookmaker autorizzati da AAMS, ente nazionale per il controllo del gioco d’azzardo, è infatti possibile scommettere sui tornei e le competizioni di maggiore importanza.
Si può ad esempio piazzare una scommessa sui prossimi incontri delle LCS di League of Legends, o sui tornei di DOTA 2. Il settore è regolamentato e controllato, per evitare di incappare in scommesse e tornei truccati. Il giro d’affari è in costante aumento anche in questo specifico ambiente.
Videogiochi più popolari
Quali sono i videogiochi che catturano maggiormente l’interesse nel settore degli eSports? In questa sezione troverete tutti i titoli del momento, assieme a una breve panoramica degli stessi. Andiamo dunque a conoscere i videogames più popolari nell’ambito dei giochi elettronici competitivi.
LOL – League of legends
League of Legends, spesso abbreviato in LOL, è un MOBA free-to-play sviluppato da Riot Games e molto amato da milioni di giocatori in tutto il mondo. Ogni anno si tengono tornei di grande portata come le LCS e la World Championship, con premi milionari.
Clash Royale
Clash Royale è un gioco strategico mobile, disponibile per Android e iOS. Il titolo è sviluppato da Supercell e coinvolge milioni di giocatori da ogni parte del mondo. Nel 2017, il torneo Crown Championship organizzato dagli sviluppatori del gioco, ha messo in palio un montepremi da un milione di dollari.
Overwatch
Nonostante sia uscito solo nel 2016, Overwatch raccoglie già grandi successi ed è uno dei titoli più giocati in ambito competitivo. Il gioco, sviluppato da Blizzard, è un FPS con meccaniche MOBA: ognuno dei 26 eroi è dotato di abilità uniche. L’Overwatch League, competizione nata nel 2023, raccoglie i 12 migliori team del mondo e garantisce ai pro-players uno stipendio regolare. Il montepremi per i primi classificati è pari a un milione di dollari.
Fifa 20
FIFA 20 è il gioco calcistico più amato di tutto il mondo. Ogni anno si organizzano migliaia di tornei dedicati a questo gioco: tra questi spiccano le competizioni ufficiali create da Electonic Arts, lo studio responsabile dello sviluppo del gioco. Gli ingenti premi e la grande popolarità di questo gioco rendono la combo FIFA 20 e eSports un binomio vincente.
Hearthstone
Hearthstone è un gioco di carte collezionabili sviluppato da Blizzard e arrivato sul mercato nel 2014. Il titolo è molto amato da giocatori di ogni nazione, che si sfidano alla ricerca delle carte più potenti per completare il loro deck. La competizione mondiale Hearthstone World Championship assegna un montepremi da un milione di dollari al fortunato vincitore del torneo.
Warcraft
World of Warcraft è un MMORG sviluppato da Blizzard. Il titolo, uscito nel 2004, continua a ricevere regolarmente nuovi aggiornamenti ed espansioni, che ampliano l’offerta di gioco. WoW, com’è spesso abbreviato, è inoltre attivo nel campo dei giochi elettronici sportivi, con tornei annuali che assegnano ai vincitori montepremi da migliaia di dollari.
Smite
Smite è un action MOBA in terza persona sviluppato da Hi-Rez Studios e amato da milioni di giocatori in ogni parte del mondo. Il panorama competitivo legato a questo titolo è molto interessante, con premi che superano le centinaia di migliaia di dollari.
Dota 2
Dota 2 è un MOBA free-to-play sviluppato da Valve. Il titolo conta milioni di appassionati in tutto il mondo e genera grandi introiti nel settore competitivo. I tornei legati al gioco di Valve catturano l’attenzione di migliaia di giocatori, con interessanti premi per i primi classificati.
CSGO – Counter Strike
Counter Strike: Global Offensive, spesso abbreviato in CSGO, è uno degli FPS più popolari del momento. Il gioco è stato sviluppato da Valve e conta una fanbase piuttosto attiva, con un panorama competitivo ben strutturato. I suoi tornei assegnano premi milionari ai migliori giocatori del mondo.
Starcraft II
Starcraft II è uno strategico in tempo reale disponibile per PC Windows e Mac OS. Il gioco, uscito nel 2010, è molto seguito e amato dalla community mondiale, che segue con attenzione i vari tornei e sostiene i pro-player preferiti. Le competizioni attirano ogni stagione grande attenzione.
I tornei
I tornei eSports più popolari generano ogni anno milioni di introiti e sono seguiti da appassionati presenti in ogni parte del mondo. Le competizioni riguardano i videogiochi più seguiti e gli sport elettronici ad essi collegati. Ma quali sono i maggiori tornei per popolarità e premi? Andiamo a scoprirli insieme.
League of Legends LCS è il campionato ufficiale dell’omonimo gioco, organizzato dallo stesso studio di sviluppo, Riot Games. La competizione, suddivisa in base ai continenti (Europa e Nord America), è organizzata in due fasi, Spring e Summer. I dieci migliori team di ogni regione si sfidano per vincere il torneo e conquistare un posto nella World Championship di LOL, che ogni anno mette in palio un montepremi milionario.
Overwatch League, spesso abbrebiata in OWL, è invece il campionato ufficiale di Ovewatch, nato nel 2023. Il torneo è gestito direttamente da Blizzard e conta i dodici migliori team al mondo, con squadre formate da sei giocatori più riserve. La competizione mette in palio un montepremi da un milione di dollari e garantisce a tutti i pro-player un regolare stipendio per tutta la durata del torneo.
Clash Royale Crown Championship è il torneo ufficiale dell’omonimo gioco, organizzato e diretto dallo sviluppatore Supercell. La fase finale della competizione vede protagonisti i sedici migliori giocatori del mondo, con un montepremi pari a un milione di dollari.
ELEAGUE Major è il torneo più importante per CSGO. La competizione si tiene ogni anno in America e mette in palio un montepremi da un milione di dollari. I migliori giocatori si sfidano in un’intensa competizione a colpi di mouse e tastiera per cercare di portare a casa il titolo.
I team e i giocatori più famosi
I team eSports e i giocatori più famosi sono acclamati da milioni di appassionati in tutto il mondo. I loro fan sostengono questi pro-player durante ogni competizione e gli irriducibili sono disposti anche a seguirli presso le arene dei tornei ufficiali, sostenendoli dal vivo.
Tra i team più popolari troviamo sicuramente i Fnatic, squadra inglese attiva su CSGO, Dota 2, League of Legends e Overwatch. Il pro-player svedese Martin “Rekkles” Larsson, facente parte del suddetto team, è tra i più apprezzati su League of Legends. Tra le fila dei Fnatic ha militato anche André “iddqd” Dahlström per Overwatch, ad oggi considerato uno dei migliori DPS.
In Italia abbiamo alcuni giocatori piuttosto forti, soprattutto per quanto riguarda League of Legends, Counter Strike: Global Offensive e Overwatch. Daniele “Jiizuké” di Mauro milita nei Giants Gaming di LOL ricoprendo il ruolo di Mid Laner, Mentre Edoardo “carnifex” Badolato gioca come DPS per gli italianissimi Samsung Morning Stars Black di Overwatch. Il Rifler Riccardo “kIMERA” D’Urso è invece attivo nella scena di CSGO.
Il team Misfits è attivo su CSGO, League of Legends e Overwatch. Sean “sgares” Gares è uno dei migliori giocatori di Counter Strike: Global Offensive, e attualmente milita nel suddetto team ricoprendo il ruolo di IGL. Tristan “PowerOfEvil” Schrage, tra i migliori giocatori europei di LOL, fa parte del team Misfits. Il Support svedese Sebastian “Zebbosai” Olsson fa invece parte della squadra Misfits dedicata a Overwatch.
Il team americano Cloud9 è presente su Hearthstone, League of Legends, Dota 2, CSGO e Overwatch. La squadra di LOL conta uno dei migliori player attualmente in circolazione, Zachary “Sneaky” Scuderi, attivo nel ruolo di AD Carry. Il player Daniel “Gods” Graeser gioca invece Flex nel team di Overwatch. Tra i migliori giocatori di Counter Strike: Global Offensive del team Cloud9 troviamo infine lo statunitense Tarik “tarik” Celik, attivo nel ruolo di Rifler.
Piattaforme per seguire gli sport elettronici
Twitch è la migliore piattaforma per seguire gli eSports. Il sito, accessibile anche tramite un’apposita app per dispositivi Android e iOS, presenta una sezione dedicata a tutti gli sport elettronici più seguiti del momento, mettendo in primo piano le competizioni ufficiali.
La piattaforma presenta inoltre una pratica chat per ogni stream, in modo da comunicare facilmente con gli altri spettatori. I match possono anche essere rivisti in un secondo momento, semplicemente visitando il canale che ha condotto lo streaming.
Presente infine la possibilità di iscriversi a un canale, per ricevere le notifiche di diretta in tempo reale sul telefono. Anche YouTube e Facebook si stanno muovendo in questa direzione, ma sono ancora ben lontani dal raggiungere i risultati e i numeri di Twitch.
Evoluzione e futuro degli eSports
Gli eSports sono un fenomeno in continua ascesa e, con ogni probabilità, nei prossimi anni i risultati in tale settore miglioreranno ulteriormente. I dati parlano chiaro: l’interesse nei confronti degli sport elettronici continua ad aumentare inesorabilmente e sempre più giovani si avvicinano a questo ambiente.
L’iniziale apertura da parte del comitato olimpico fa ben sperare: presto potremmo vedere gli eSports anche alle Olimpiadi. Gli introiti sono in costante crescita e così anche il numero di spettatori che ogni giorno seguono gli eventi competitivi più importanti.
Voi seguite regolarmente le competizioni dedicate agli eSports? Quali sono i vostri giochi competitivi preferiti? Per quale team tifate?
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