Il marketing sta cambiando volto e sempre più spesso le aziende guardano alle reti sociali; in testa, l’app Instagram, che con i suoi 700 milioni di utenti, e un approccio puramente visual, si è trasformato nell’Eldorado di chiunque voglia fare pubblicità.
Basta considerare che alcuni degli influencer, ovvero le star che vi gravitano attorno, riescono a guadagnare anche 120 mila euro al mese. Dati, questi, del 2023. Le possibilità sono infinite, in quanto il social network si è trasformato nella piattaforma di riferimento per il marketing.
Le possibilità di guadagnano vanno dalla pubblicizzazione di link e servizi alla vendita di prodotti terzi alla creazione di un brand su misura, con affiliazione diretta di clienti. Su tutto vale la regola della qualità: belle immagini, testi puliti e soprattutto un senso narrativo da mantenere e far crescere di pari passo al proprio parco di followers.
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Influencer: come avere sponsor
Esistono vari modi per fare business utilizzando questa piattaforma. Il primo e forse il più noto è quello di pubblicizzare brand attraverso il proprio account per guadagnare consensi, e in sostanza, denaro. Ma per chi è agli inizi questo non sempre è possibile.
Il primo passo per avere un profilo commercializzabile è quello di specializzarsi in qualcosa. Scegliere una nicchia di mercato e, sempre e comunque, qualcosa in cui si creda e che si ami fare. Il tutto confezionato in scatti artistici e mai banali. Anche utilizzando più canali espressivi e senza dimendicare didascalie o spiegazioni che abbiano un senso e che offrano qualcosa in più al lettore.
È possibile, oltre ad utilizza gli hashtag, anche puntare su tecniche SEO per confezionare testi che raggiungano un parco più ampio di utenti. Una tecnica utile è pure quella di stabilire contatti con altri influencer, pubblicizzando i loro post per ottenere un ritorno di visibilità. Da evitare in questo caso foto generiche e senza contesto, come ad esempio una carrellata di selfie personali senza un chiaro piano editoriale alle spalle.
Ma quanto si arriva a guadagnare?
Dipende tutto da quanti follower si riescono a raccogliere. Esistono due tipi di star: gli influencer, come le Kardashian ad esempio o Chiara Ferragni in Italia, e i micro influencer. Ovvero tutti coloro che riescono a guadagnare attraverso la piattaforma con un parco di follower nettamente inferiore.
Per i micro influencer si parla di mille – 10mila followers. Mentre per le star i seguaci partono dal milione in su. Ovviamente molto diversi sono anche i cachet.
Esiste comunque un mercato per entrambi e mentre i grandi nomi vengono di solito utilizzati come testimonial di un prodotto o servizio, i micro influencer vengono invece preferiti per l’alto grado di affiliazione che permettono.
Fra gli altri, i più noti sono Influencer Hub , Influencer Bay, e il noto servizio Hopper HQ , webprowser che, dietro il pagamento di una quota di iscrizione, permette di programmare post, realizzare stime e creare veri e amministrare brand e sponsor.
Dove trovare sponsor? Le Influencer Marketing Platform
Prima di tutto occorre specializzarsi in qualcosa. Può essere un’attività sportiva, bricolage, viaggi, camping. Insomma, qualsiasi cosa si scelga di fare. Da evitare account fotocopia o senza carattere. E’ indispensabile conoscere la propria base. La domanda da porsi è: che cosa cercano le persone che mi seguono? A quel punto, un secondo step fondamentale è quello di crearsi un kit- media, ovvero pensare a programmare i post e le tematiche da trattare.
A questo punto, cercare brand diventa più semplice. Un primo passo può essere quello di pensare a marchi che già si utilizzano e provare a contattarli. Altra tecnica è quella di considerare il proprio mercato di riferimento e stilare una lista di possibili sponsor interessati a utilizzare Insta come canale pubblicitario.
A tutto questo poi, si aggiungono le Influencer marketing platform, network che collegano influencer e brand. Funzionano come una vetrina per i primi ad uso dei secondi. Attraverso queste piattaforme i marchi possono scegliere il tipo di account che stanno cercando, smistando i profili per numero di follower, età, località geografica e via dicendo.
Ecco le più famose.
Shoutcart
Shoutcart e’ la più famosa ed è anche quella che vanta il maggior numero di follower fra gli influencer iscritti, oltre 200 milioni. Funziona come wordpress. Previo pagamento di una quota d’abbonamento si scarica il programma e si crea il profilo desiderato, scegliendo fra font, impaginazione e modelli. E’ ideale per coloro che hanno un budget limitato.
Fohr Cart
Fohr offre analytic per coloro che sono alla ricerca di un influencer, oltre che a strumenti ad hoc per gli influencer stessi, come ad esempio la possibilità di controllare il proprio parco di follower per verificare che siamo autentici e un pacchetto che prevede l’accesso a centinaia di marchi e brand.
Grapevine Marketplace
Altra piattaforma interessante è Grapevine, con un alto margine di selezione e strumenti a disposizione per coloro che vantano oltre 10 mila followers.
IndaHash
Innovativa è invece IndaHash, web e applicazione smartphone che da la possibilità oltre che di crearsi un profilo e di connettersi a brand sul mercato, anche si partecipare a campagne aperte, inviando una foto e controllando in tempo reale se e come questa viene scelta e pubblicata.
Buzzole
256mila creativi, 1995 campagne aperte e quasi sue milioni di interazioni: sono i numeri di Buzzole, piattaforma di marketing per influencer che offre un pacchetto di strumenti per misurare in maniera dettagliata la loro presenza sui social media e il peso dei loro account in termini di presenza e qualità.
Marketing di Affiliazione
Esiste poi la possibilità di iscriversi agli Affiliates Programs, ovvero programmi di marketing dove si accetta di inserire un banner o una pubblicità di un recruiter all’interno della propria pagina e vi viene pagati a click. Ora su Instagram questo si trasforma nella possibilità, previa iscrizione ad un programma di affiliazione, di inserire un link collegato a quest’ultimo così da deviare traffico verso il recruiter, guadagnando in maniera indiretta.
Anche qui occorre specializzarsi, ovvero cercare un prodotto che abbia a che fare con il proprio account, un marchio in cui preferibilmente si crede e la cui presenza nei post o ad accompagnamento delle foto abbia un senso.
Fra i grandi marchi che utilizzano i programmi di affiliazione come un modo per fare marketing co sono anche nomi noti, quali Skysnanner, Ryan Air, Airbnb, Booking.com, Clickbank e Amazon.
Vendere i propri prodotti su Instagram
Altro modo per utilizzare IG come piattaforma di marketing è quello della vendita diretta, ovvero pubblicizzare e vendere prodotti o servizi in proprio. Sono numeri i casi di blogger e influencer famosi per i loro videotutorial sul fai da te o sulla preparazione di dolci, che vendono quegli stessi beni attraverso il loro Account. Uno fra tutti il caso di Chiara Ferragni che da semplice Fashion Blogger qualche hanno ha lanciato una linea di moda pubblicizzandola proprio attraverso i suoi canali.
E’ legale e la legislatura a riguardo è scarsa, in quanto il canale è ancora poco conosciuto. Certo, a fini fiscali, vendere in strada o su una web, non fa differenza, quindi la norma prevede l’apertura di una partita Iva.