La realtà aumentata è una tecnologia di recente invenzione, nata a cavallo tra gli anni Novanta e i primi anni Duemila. Essa può essere utilizzata in diversi settori, dal semplice intrattenimento ai più elaborati ambiti lavorativi, sia in campo informatico che amministrativo e culturale.
Ma, di preciso, cos’è la realtà aumentata e come funziona? Quali dispositivi sono necessari per un suo corretto utilizzo? Andiamo a scoprirlo nel nostro articolo dedicato a questa nuova e interessante tecnologia, in grado di modificare radicalmente il nostro stile di vita!
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Cos’è la realtà aumentata?
La realtà aumentata, chiamata in inglese Augmented Reality o più semplicemente AR, è una tecnologia in continua evoluzione, in grado di alterare la percezione della realtà. Grazie all’ausilio di appositi dispositivi, è infatti possibile sovrapporre nuove informazioni virtuali a quanto percepito dai nostri sensi, il tutto in maniera semplice e intuitiva.
La definizione di realtà aumentata è dunque piuttosto semplice e lineare, ma gli utilizzi di questa tecnologia sono al contrario numerosi e ben diversificati. Tra i termini più ricercati su Google spicca infatti “realtà aumentata esempi”, segno che tale tecnologia è in grado di attirare l’attenzione di migliaia, se non milioni di italiani pronti a scoprire un mondo tutto nuovo.
Tale tecnologia è stata in seguito adottata anche nell’aviazione civile e, di recente, persino nei veicoli destinati ad uso comune, come le autovetture più tecnologiche e avanzate. L’interfaccia HUD, basata sulla realtà aumentata, è utilizzata anche in ambito marittimo, per non distrarre il capitano e il timoniere dai loro rispettivi compiti. L’AR è oggi utilizzata persino in ambito culturale: i più importanti musei italiani ed europei sfruttano infatti questa tecnologia per offrire ai loro ospiti nuove informazioni riguardanti le opere d’arte e i ritratti presenti al loro interno, in modo da catturare l’attenzione dei visitatori. La realtà aumentata ha trovato spazio anche nel settore videoludico: ad esempio, il popolarissimo Pokemon GO sfrutta proprio questa tecnologia per permettere ai giocatori di trovare nuovi mostriciattoli da catturare nel mondo reale, servendosi della fotocamera del cellulare. Nei prossimi anni la realtà aumentata diverrà, con ogni probabilità, parte integrante delle nostre vite, con nuovi e interessanti impieghi in vari settori. Tra questi, spiccano senza ombra di dubbio quello artistico e quello culturale: i primi esempi concreti sono già ben visibili nei più importanti musei italiani ed europei. Chiunque desideri approfondire l’argomento e avvicinarsi per la prima volta al video mapping, ossia alla proiezione di luci e immagini su superfici reali al fine di creare interessanti effetti artistici, può acquistare su Amazon l’interessante “Realtà aumentata in spazi pubblici. Tecniche base di video mapping” libro scritto da Donato Maniello e edito da Le Penseur.
Il volume conta 248 pagine ed è ben documentato, con spiegazioni chiare e dettagliate riguardo alla tecnica del video mapping. Il manuale alterna teoria e pratica, illustrando al lettore come scattare una foto, come creare le animazioni, come richiedere gli appositi permessi e altro ancora. Il tutto finalizzato alla progettazione di un evento dedicato al video mapping. Una lettura da non lasciarsi sfuggire! L’utilizzo della realtà aumentata viene reso possibile grazie all’impiego di un software dedicato, in grado di renderizzare gli ologrammi e fornirci informazioni aggiuntive riguardanti l’area di nostro interesse. Solitamente, l’AR non richiede l’utilizzo di dispositivi dedicati come occhiali e visori, se non in occasioni speciali. Ad oggi, possiamo infatti servirci del nostro smartphone Android o iOS o, in alternativa, persino del nostro PC dotato di webcam per sfruttare a pieno l’Augmented Reality. I software per la realtà virtuale sono spesso gratuiti e messi a disposizione dagli stessi sviluppatori, in modo da promuovere i loro servizi. Tramite la fotocamera di smartphone e computer, i software riconoscono infatti dei disegni o dei suoni specifici, in grado di attivare la funzione AR del programma. In tal modo, vengono attivate nuove funzioni che mostrano informazioni aggiuntive riguardanti specifici ambiti e prodotti. I marker altro non sono che speciali immagini di riferimento per la fotocamera del nostro device, in grado di attivare la funzione di realtà virtuale nel software dedicato. Inquadrando dunque un marker presente su una foto, un volantino o una brochure pubblicitaria, il programma avvierà la funzione AR, mostrando nuove informazioni riguardanti l’area d’interesse. Un marker può essere una qualunque immagine, dal ritratto di un’automobile al profilo di un attore famoso. Il sistema non pone alcun limite al riguardo. In tal modo, il software sarà in grado di riconoscere automaticamente il marker, fornendo nuovi dettagli. Il marker è un sistema d’informazione più evoluto rispetto al QR Code. Quest’ultimo è infatti un codice a barre bidimensionale che, una volta scansionato, fornisce informazioni testuali all’utilizzatore. Il marker permette invece di sovrapporre ologrammi e immagini virtuali nell’ambiente reale, dando vita ad uno spazio personalizzato. La realtà aumentata può essere applicata a diversi ambiti, dal semplice intrattenimento al più complesso settore dell’istruzione. L’AR può essere inoltre utilizzata per progettare l’arredamento di un ambiente, di una stanza o dell’intera abitazione. Andiamo dunque ad analizzare vari esempi di realtà aumentata, prendendo in esame i suoi diversi utilizzi e gli ambiti di applicazione nel mondo reale. Vedremo come sfruttare al meglio l’Augmented Reality e le prospettive per il futuro. Leggi anche: Le migliori applicazioni per la realtà aumentata 2023 IKEA, il colosso dell’arredamento nata nel 1943 in Svezia, ha recentemente rilasciato un’applicazione per iPhone e iPad con iOS 11 che permette di sfruttare la fotocamera dello smartphone e la realtà aumentata per provare nuovi stili d’arredamento. Grazie a quest’app, chiamata IKEA Place, abbiamo la possibilità di selezionare uno o più mobili e posizionarli nella stanza che desideriamo arredare, in modo da scegliere ciò che più si adatta alle nostre preferenze. Questo servizio è molto utile per tutti coloro che sono alla ricerca di nuovi mobili e poltrone per la loro casa. La realtà aumentata ben si presta all’arte e ai beni culturali, nonché all’architettura. Grazie ad alcune apposite applicazioni per smartphone e tablet, è possibile ammirare in maniera ravvicinata le più importanti opere d’arte dei secoli scorsi, apprendendo nuovi dettagli legati ad esse. Si può ad esempio analizzare ogni singolo dettaglio della Crocifissione ad opera di Jacopo Tintoretto, conservato alla Scuola Grande di San Rocco a Venezia. L’applicazione per la realtà virtuale modifica le luci dell’opera d’arte, fornendo nuovi punti di vista all’osservatore. Sono inoltre disponibili diversi dettagli e informazioni riguardanti la tela, l’opera di architettura o la scultura che si sta osservando. Questi vengono forniti durante la visita al luogo d’interesse, in modo da permettere agli interessati di immergersi a pieno nel periodo storico e nel contesto nel quale è stata realizzata l’opera. I musei di Roma e, in particolare, il museo dell’Ara Pacis, hanno adottato una nuova tecnologia per mostrare ai visitatori le meraviglie dell’età romana, proponendo una visita immersiva e plurisensoriale, volta a incentivare ulteriormente il turismo nella Capitale. Grazie alla realtà aumentata l’Ara Pacis può essere visitata in una maniera del tutto inedita, con immagini e video che mostrano i fasti dell’Antica Roma e le opere artistiche che caratterizzavano la sontuosa area costruita tra il 13 e il 9 avanti Cristo. All’ingresso nel museo dell’Ara Pacis, i visitatori riceveranno degli apposititi visori per la realtà aumentata, che consentiranno loro di ammirare i colori originali delle sculture, ottenere informazioni aggiuntive sulla storia della struttura, dei bassorilievi e altro ancora. Un’esperienza da vivere! Nel corso della Worldwide Developers Conference dell’11 settembre 2017, Apple ha presentato un nuovo e interessante progetto dedicato all’utilizzo della realtà aumentata nella didattica. La piattaforma, chiamata Arkit, propone immagini virtuali sovrapposte alla realtà, in modo da migliorare il processo di apprendimento per ragazzi e alunni di ogni età. Nei prossimi anni la piattaforma Arkit verrà ulteriormente perfezionata dal suo team di sviluppo, in modo da poter essere utilizzata nelle scuole e nei contesti di formazione professionale. Il progresso tecnologico legato alla realtà aumentata è solo all’inizio, futuri sviluppi ci attendono. Secondo voi, come si evolverà nei prossimi anni la realtà aumentata? Questa tecnologia diverrà parte integrante delle nostre vite? Come sempre, fateci sapere la vostra nei commenti! Agosto 24, 2020 Luglio 12, 2018Come funziona? Guida completa ai software
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